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Archive for the ‘Tutto sugli Animali – all about our Animals’ Category

Il “bond”. Non James.

Quello del film Avatar. Termine perfetto per esprimere il legame fisico e spirituale che si creava tra i personaggi e i loro animali attraverso un “cordone ombelicale”, lo stesso che instauriamo noi umani con i nostri animali domestici durante il periodo che passiamo insieme. Anche se difficilmente ce ne rendiamo conto.

Bond in lingua inglese significa legame, vincolo, unione, catena, collante, promessa. Legarsi emotivamente, avvicinarsi spiritualmente. Parola che racchiude l’universo di sensazioni che si crea tra cane e umano.

Sono a contatto con cani, gatti e cavalli da quando ho compiuto sei anni. Ho imparato quello che so ascoltando “vecchi” addestratori, animalisti estremi e non, semplici proprietari neofiti e con esperienza, i saggi, gli ingenui, quelli che hanno sempre ragione anche quando hanno sempre torto, quelli che hanno ragione anche quando i fatti gli darebbero torto.

Questo insolito mix, unito ad una personale esperienza sul campo di 45 anni, mi ha portato a credere che sì, è vero che ci sono persone che hanno il dono di avvicinare gli animali più di altri unendosi a loro anche con l’anima, ma che questo seme di conoscenza per forza di cose c’è in piccola o grande parte in tutti noi. Ciò che fa di ogni persona al mondo un possibile educatore/addestratore/terapista è la cruda e splendida realtà che in fondo non siamo altro che delle… pure… bestie.

Le capacità sono dentro ogni essere umano, per una ragione sola: siamo esseri cognitivi ma prima di tutto animali. Siamo animali e proviamo le stesse emozioni ataviche, siamo colmi della stessa crudeltà, che ahinoi usiamo in modo diverso, per offendere e non per combattere per un territorio, nutrirci o solo per sopravvivere.

Bestia non è una parola negativa, viene solo usata in modo dispregiativo. Disconoscersi da questa parte selvaggia ci allontana da quello che siamo nel nostro inconscio, ci fa vivere da umani in maniera discontinua, non completa. Negare a noi stessi di essere bestie ci allontana dai nostri amici a quattrozampe, il sentirci più umani e meno animali ci autorizza a trattare “umanamente” tutte le altre specie. Ecco un altro esempio, il significato della parola è variato a seconda dell’utilizzo. Aiutare una persona in difficoltà è agire umanamente. Quindi, trattare un cane umanamente significa violentare una specie diversa, in pratica maltrattarlo?

In che modo? Spingerci troppo in là usando la pietà (emozione umana) a volte non danneggia l’animale?

Allora, cosa significa creare un legame sano (un bond appunto) con il proprio cane? Fino a che punto spingersi, utilizzando la bestia che è in noi, per farci comprendere in modo corretto da un’altra specie?

Come usare il corpo e la potenza dello sguardo diretto?

Lasciamo anche spazio alle discussioni sugli eccessi, senza mangiarsi come animali 🙂

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Compare Turiddu… scompare Turiddu… ricompare Turiddu!

Dopo anni di silenzio, dovuti a work in progress per le attività dell’agriturismo e tanto altro, si riparte con piccoli aneddoti, esperienze di vita, stupidate, lagotti e animai vari, con Francesco Nuti sempre nel cuore.

A presto, anzi “a se v’dan”

S

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… vi prego spiegatemi perchè gli animalisti non vanno d’accordo tra di loro…

perchè non coalizzarsi insieme e fermare (sperare di fermare o moderare) il commercio di cani dall’Est, creare canili , gattili, oasi animaliste collaborando insieme. Perchè non dialogare tra le associazioni, lavorando insieme,  invece di sputare l’uno addosso all’altro? Lavoro da anni con gli animali ma come imprenditore (che brutta parola però credo verrei definita così dato che faccio pensione per animali e allevo cani), vorrei sapere la vostra sull’argomento

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